IN QUESTA PAGINA TROVI VIGNETTE, COMMENTI E ALTRE SITUAZIONI IRONICHE… PER SORRIDERE UN PO ‘
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PADRE A SUA INSAPUTA
Sempre puntuale e tagliente la matita di A. Krancic nel sottolineare le contraddizioni di una politica fatta di chiacchiere più che di contenuti.
Partendo dal sacrosanto diritto che finché le sentenze non passano in giudicato un indagato non è un colpevole, certamente possiamo sottolineare l’assoluta inopportunità di svolgere attività affaristiche che possano intrecciarsi con i ruoli politici dei familiari più prossimi… soprattutto se tali familiari hanno in mano le sorti di una nazione (mc).
(pubblicata il 10 marzo)
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LA DOPPIA VIGNETTA DELLA SETTIMANA: “VALZER EMILIANO”
A significare come in politica le cose cambino velocemente e come si possa con facilità passare da statisti a macchiette, ecco due fantastiche vignette di A. Krancic, uscite nel breve volgere di un paio di giorni, che rappresentano l’indomito Emiliano pronto a uscire al prezzo della morte dal Pd ( vignetta sotto), salvo poi con una serie di capriole degne del miglior ginnasta olimpico rimangiarsi tutto e restare, come nulla fosse, nel partito di sapientino (vignetta sopra). Alla coerenza è stato preferito il ritmo di un valzer… emiliano!! (mc).
(pubblicata il 21 febbraio)
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PREDICAVANO BENE…
Spiace dirlo, ma l’inadeguatezza di alcuni rappresentanti del M5S, rischia di far rimpiangere persino gli impresentabili. Fortunatamente non sempre è così: ad esempio a Torino l’Appendino sembrerebbe aver avviato un lavoro estremamente serio, ma quello che sta succedendo a Roma è una cosa davvero imbarazzante. In questa semplice, ma efficace vigneta di A. Krancic, si evedenzia un dettaglio, forse nemmeno il più importante (purtuttavia significativo di come sia facile predicare bene e razzolare male); purtroppo poi c’è anche tutto il resto che non funziona (mc).
(pubblicata il 12 febbraio)
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IL VOTO… QUESTO SCONOSCIUTO
Qualcuno davvero ancora crede che siano i cittadini a poter dire l’ultima parola?! Per risolvere l’eventuale dubbio, basta la come sempre chiarissima matita di A. Krancic (mc).
(pubblicata il 3 febbraio)
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DIRITTO E… ROVESCIO
Senza aggiungere parole, la chiarissima vignetta di A. Krancic dice già tutto (mc).
(pubblicata il 4 novembre)
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SI’, NO, FORSE…
Non servono molte parole, è sufficiente la matita di A. Krancic per descrivere l’ignobile tira e molla condito di reciproche accuse sulla mancanza di responsabilità a cui da mesi stiamo assistendo tra il governo greco di Tsipras da una parte e gli esponenti della “troika” dall’altra. Ieri a mezzanotte è scaduto l’ultimo (?) degli ultimatum e da oggi è iniziata la fase tecnica che nel giro di poche settimane dovrebbe portare al default della Grecia. Vedremo se sarà così ed eventualmente quali saranno le conseguenze… ma i colpi di scena sono sempre dietro l’angolo!! (mc)
(pubblicata il 1 luglio)
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LA DOMANDA E’: “NOI… CHI CI TUTELA?”
Continua la catastrofica gestione degli immigrati, per la quale sembra proprio che il governo italiano non sia in grado di trovare soluzioni efficaci per fermare gli sbarchi o perlomeno gestirgli meglio.
Quotidianamente assistiamo a un continuo sperpero di denaro per cercare di coordinare gli arrivi dei profughi in una maniera che peggiore non potrebbe essere…
Ma in un frangente in cui gli stipendi e le pensioni sono bloccate da anni, in cui i tagli a servizi essenziali come la sanità, la scuola, il sociale hanno ridotto all’osso la fruibilità di certi servizi e pertanto le famiglie si trovano ad amministrare con non poche difficoltà i propri piccoli risparmi per sopperire alle mancanze dello stato, è possibile che si continui in questo modo ignobile?
L’elenco degli errori e delle sprechi in materia sarebbe lungo, ma ci fermiano qui lasciando alla vignetta di A. Krancic esprimere con chiarezza la frustrazione e le perplessità dei cittadini sul tema. (mc)
(pubblicata il 19 maggio)
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IL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA
Questa emblematica vignetta di A. Krancic descrive, con estrema efficacia e senza bisogno di ulteriori parole, lo stato della nostra attuale democrazia non solo in relazione alla recente approvazione dell’Italicum, ma più in generale direi all’intera azione del governo Renzi.
(pubblicata il 12 maggio)
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QUALCUNO VOLO’ SUL NIDO DEL CUCULO
Il tira e molla che Tosi sta compiendo in Veneto può essere interpretato come lucida pazzia o semplice voglia distruttiva di un politico insoddisfatto che si sente ormai accerchiato all’interno di quella casa che per molto tempo era stata anche la sua, ma che ora gli va stretta in quanto altri inquilini hanno occupato spazi migliori relegando la sua presenza e le sue ambizioni a quelle di un semplice comprimario.
Come andrà a finire lo vedremo nelle prossime settimane, la situazione infatti è ancora molto fluida; certo è che lo scoppiare del caos era ampiamente prevedibile (come io stesso avevo già scritto nel mio intervento del 27 novembre u.s. Zaia dorme sonni tranquilli… Tosi permettendo) e forse la partita andava gestita con adeguato anticipo.
Ormai il solco è tracciato, difficile tornare indietro; chiunque ci provasse, Tosi da una parte Zaia e Salvini dall’altra, lo dovrebbe fare rimangiandosi dichiarazioni pesanti che rischierebbero di indebolire la propria immagine e la propria credibilità. Un peccato però perché quanto accaduto in questi giorni potrebbe mettere a forte rischio la conferma del governo regionale rilanciando le quotazioni di ladylike Moretti, a tutt’oggi ancora un semplice outsider visti i numeri che il Veneto ha sempre garantito al centrodestra unito. Ma appunto… al centrodestra “unito”!
Se da un lato tuttavia l’auspicabile rielezione di Zaia appare più in bilico in caso si consumasse la spaccatura, sicuramente la compagine seppur ridotta che rimarrebbe a sostenerlo nascerebbe su una base più granitica. E forse questa cosa alla fine potrebbe non dispiacere agli elettori, sempre più stufi delle vecchie liturgie della politica fatte di estenuanti trattative dove le scelte definitive, condizionate da infiniti reciproci veti tra alleati litigiosi, finivano spesso con l’essere non le migliori ma semplicemente le meno peggio.
Buona fortuna quindi a chi deciderà, se lo farà, di rompere gli schemi andando a creare velleitarie terze coalizioni; certo non saranno queste proposte neodorotee a influenzare il nostro giudizio o a cambiare le nostre intenzioni di voto su chi dovrà essere ancora a capo della Regione per i prossimi cinque anni. Ma se la storia può insegnare qualcosa (ricordate i Fini i Follini i Monti i Tremonti o, per restare in Veneto e nella fatal Verona, Comencini?) forse sarebbe bene che questi novelli don Chisciotte prima di fare lo strappo definitivo ci pensino ancora un po’ e, mettendo da parte le ambizioni personali, legittime ma non prioritarie, facciano un doveroso passo indietro.
Michele Carbogno
(A corredo di questo intervento, pubblichiamo una bella e pungente vignetta del sempre vivace A. Krancic in tema con l’argomento )
(pubblicata il 6 marzo)
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Breve analisi sulla situazione libica
Della serie “Si stava meglio… quando si stava peggio”
Delle ultime ore la notizia che, per risolvere la crisi libica, le Nazioni Unite starebbero pensando di affidare il ruolo di mediatore con lo stato nordafricano a Romano Prodi.
A parte la lieta novella (sempre ben esemplificata dalla pungente matita di A. Krancic) sul possibile nuovo incarico al sempiterno Prodi quale mediatore per conto dell’Onu, la vera domanda da porsi è se tutto il caos scatenato negli ultimi anni contro la Libia e il suo ex capo Gheddafi sia stata cosa buona o se oggi, qualora si fosse mantenuto lo status quo, ci sarebbe meno confusione non solo in Africa ma anche in Europa, e per quel che ci riguarda più da vicino in particolare sulle nostre coste.
Combattere le dittature è un pensiero nobile, ma nel caso della guerra alla Libia più che gli aspetti nobili contarono quelli economici; e anche in quell’occasione, come in tante altre, l’Italia subì i diktat europei, in primis quelli della Francia, che mirava ad allargare il proprio potere economico in casa del raìs.
Gheddafi, in una delle sue ultime interviste alla stampa italiana (era il marzo 2011 e la testata era “Il giornale”), profetizzò come conseguenza di fronte a una sua eventuale deposizione l’arrivo di una marea di immigrati i quali avrebbero invaso l’Europa e per prima l’Italia. Queste le sue parole: «Se al posto di un governo stabile, che garantisce sicurezza, prendono il controllo queste bande legate a Bin Laden gli africani si muoveranno in massa verso l’Europa. E il Mediterraneo diventerà un mare di caos. Per il momento la striscia di Gaza è ancora piccola, ma si rischia che diventi grande. Tutto il Nord Africa potrebbe trasformarsi in una sorta di Gaza. Per Hamas è una buona notizia». Oggi Bin Laden non c’è più, ma che i terroristi si chiamino Al Qaida o Isis il concetto non cambia… le previsioni di Gheddafi si sono rivelate tristemente vere.
Aldilà delle chiacchiere sarebbe perciò ora che anche il nostro governo iniziasse ad alzare la testa se non vuole continuare a recitare il ruolo di utile idiota all’interno delle politiche di sicurezza europea come successo anche recentemente sulla questione Ucraina, dove Merkel e Hollande sono andati a trattare con Putin dimenticandosi di chiamare la Mogherini, la quale almeno “formalmente” ricopre tuttora l’incarico di Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza. Sì, dico formalmente perché dopo la sberla ricevuta ieri ad opera del presidente della Commissione Europea Juncker, che ha nominato il francese Barnier consigliere speciale per la Difesa e la Sicurezza di fatto affiancando alla Mogherini un tutor, c’è da chiedersi se quest’ultima possa essere ancora definita “lady Pesc”?
(pubblicata il 18 febbraio)
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SUL COLLE SVENTOLA LO SCUDOCROCIATO
Oggi si è insediato il nuovo presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Vedremo nei fatti se sarà veramente un presidente super partes e il presidente di tutti come egli stessi si è ripromesso nel suo discorso inaugurale: “…all’arbitro compete la puntuale applicazione delle regole. L’arbitro deve essere – e sarà – imparziale. I giocatori lo aiutino con la loro correttezza…” .
In attesa degli eventi per ora possiamo certificare solo che la sua elezione è riuscita a ricompattare il centrosinistra (per qualche giorno o in maniera stabile lo sapremo più avanti); a rafforzare la leadership di Matteo Renzi, il vero vincitore della partita Quirinale; a ridicolizzare il Patto del Nazareno sponda forzista, con la figura di Berlusconi che ne esce sempre più appannata; a far scoppiare definitivamente il Ncd, il cui leader Alfano si è reso protagonista di una serie di giravolte ridicole e tristi, che lo hanno riconfermato agli onori della cronaca come uno dei personaggi più avvilenti della politica italiana; a certificare per l’ennesima volta l’irrilevanza politica di Grillo e del suo movimento.
Il profilo presidenziale di Mattarella, come detto, è tutto da definire, per il momento perciò a parlare può essere solo il suo curriculum: parlamentare per quasi trent’anni, più volte ministro e vicepremier, figlio di padre a sua volta parlamentare già dalla costituente nel 1946 e più volte ministro, fratello del presidente della Regione Sicilia negli anni Settanta, tutti militanti nella DC… e in questo senso il nuovo presidente non si può propriamente definire “il nuovo che avanza”.
Prendendo spunto dall’ironica matita di A. Krancic una cosa possiamo da subito sicuramente dire: in questi giorni sta riemergendo quell’orgoglio democristiano mai sopito in molti protagonisti della prima Repubblica e sul Colle sembra proprio che sventoli lo scudocrociato. Michele Carbogno
In aggiunta a questa mia personale analisi, poco sopra esposta, trovo molto interessente l’intervista che l’ex ministro della Giustizia Claudio Martelli ha rilasciato a “Il Fatto Quotidiano” ieri. Vale la pena di leggerla per capire che il suo punto di vista: solo il tempo potrà definire il valore o meno del presidente Mattarella, ma certamente la santificazione che in questi giorni ne è stata fatta pare oltremodo esagerata (mc).
(pubblicata il 3 febbraio)
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IL CARNEVALE GRECO
Con il giuramento di Alexis Tsipras nasce in Grecia un governo antiausterità, frutto di un accordo tra Syriza, il partito di sinistra del nuovo premier, e la destra dei Greci Indipendenti – Anel.
Poiché a Siryza mancavano alcuni voti per avere la maggioranza assoluta, nel gioco delle alleanze la scelta è caduta su Anel, partito di destra che porterà in dote una manciata di deputati ma che peraltro con il partito del premier condivide solo la battaglia antieuro.
Scelta un po’ paradossale che da noi potrebbe equivalere, tanto per esemplificare, a un’alleanza tra Sel e Fratelli d’Italia. Vedremo nelle prossime settimane se sarà stata una scelta vincente o l’alleanza durerà il tempo del carnevale.
La matita di A. Krancic sull’argomento esemplifica le cose meglio di mille parole. (mc)
(pubblicata il 28 gennaio)
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Sul caso Vanessa e Greta, vi dico: siamo stufi di farci riempire “il cul de luganeghe”
Ampio il dibattito che in questi giorni sta riempendo siti, giornali, social e quant’altro circa le due ragazzine rapite in Siria e poi liberate si sussurra dietro il pagamento da parte del governo di molti dollari (12 milioni?). Gli interventi si sono sprecati, le fazioni si sono divise, ma aldilà dell’appartenenza politica che spinge alcuni a difendere l’indifendibile, io trovo che l’intera gestione della vicenda sia stata un mix tra il riprovevole e il comico: le rapite che tornano belle in carne (paffutelle sarebbe dir poco!) come se fossero reduci non da una prigionia ma da decine di pranzi e cene come non se ne fanno nemmeno durante le vacanze natalizie; le stesse che avrebbero raccontato ai pm (il condizionale è d’obbligo, come in ogni aspetto di questa vicenda) di aver sì fatto sesso, ma senza violenza, con i guerriglieri; il ministro degli esteri che bofonchia sul reale pagamento del riscatto, e così via.
Se il governo intervenisse con tanta solerzia in favore di tutti quegli Italiani che rischiano di non arrivare a fine giornata oppressi da problemi di salute, di lavoro, di denaro mancante; se il governo intervenisse per resituirci quel rispetto internazionale che ci fanno quotidianamente perdere casi come l’indecoroso tira e molla sui due marò, da anni sotto scacco delle bizze dell’esecutivo indiano; se il governo intervenisse per ridurre davvero le tasse e non riempirci come si dice dalle nostre parti “il cul de luganeghe” con nuovi proclami giornalieri che servono solo a distrarci sulla mancata attuazione delle promesse fatte nei giorni precedenti; se il governo intervenisse prima per gli ITALIANI imponenendo all’Europa che operazioni come “Mare Nostrum” vengano gestite con i partner del vecchio continente; solo allora forse sarebbe giustificato l’utilizzo di tante energie (e denari?) per salvare due ragazzine che giocavano a fare le grandi in territorio di guerra. Michele Carbogno
(A corredo di questo mio intervento unisco in questa pagina anche la splendida vignetta uscita dalla matita di Alfio Krancic, sempre preciso e tagliente nell’evidenziare le molte incogruenze del governo anche su questa vicenda).
Sullo stesso argomento, tra le tante opinioni espresse, vi suggerisco quella pubblicata su “Il Giornale” da Vittorio Feltri che trovo tra le più sobrie, ma al contempo ferma e puntuale nel ribadire la condanna dei comportamenti delle due ragazze; leggendola si potranno trovare molti utili spunti di riflessione (potete trovare l’intervento di V. Feltri nella pagima dedicata agli articoli).
(pubblicata il 19 gennaio)
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UNA GRAN VACCATA
Sintomatico di una Italia allo sbando, nonostante i continui proclami entusiasti di un governo fantasioso, è il caso del Ponte di Scorciavacche (provincia di Palermo): inaugurato il 23 dicembre, il viadotto è crollato a capodanno… non male per un opera costata “solo” tredici milioni di euro!!
Un lavoro eseguito da un’impresa legata al mondo delle coop, su cui la pungente matita di A. Krancic riesce a soffermarsi con sottile ironia.
(pubblicata il 14 gennaio)
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PROMESSE DA MARINAIO
Nonostante le continue promesse del governo, la situazione per i nostri due marò non si sblocca. Questa simpatica vignetta di Di Mauro, tratta dal nuovo “Candido”, è più che eloquente.
(pubblicata il 22 dicembre)
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LA SBERLA
Sicuramente il risultato più significativo a livello europeo è stato il voto quasi plebiscitario che i Francesi hanno tributato al Front National di Marine Le Pen; un voto con risvolti non solo francesi, ma importante e significativo per l’Europa in generale.
Certamente l’effetto più forte è stato però quello interno al paese, dove ora il partito socialista del presidente Francois Hollande è diventato la terza forza del paese con meno del 14% dei voti.
Cambierà qualcosa a livello governativo o Hollande e il premier Manuel Valls faranno finta di niente derubricando il voto come una semplice questione sovranazionale? (mc)
In punta di spillo
Il risultato più deludente di queste elezioni è stato invece quello di Scelta Europea che, pur sommando le forze di Scelta Civica (Monti) + Fare per Fermare il Declino + Centro Cristiano Democratico (Tabacci), si è fermata allo 0,7 % (zerovirgola).
E pensare che negli ultimi giorni questa formazione aveva registrato a suo favore anche l’endorsement di tale Gianfranco Fini… Fini chi??? (mc)
(pubblicata il 27 maggio)
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LA DOPPIA VIGNETTA DELLA SETTIMANA
In questa occasione vi proponiamo non una ma ben due fantastiche vignette di A. Krancic, che in punta di matita come sempre sa perfettamente colpire i bersagli della sua ironia (in questo caso la figuraccia di Fassino con il dito medio rivolto ai tifosi del Torino alla giornata della memoria per i morti di Superga e l’ennesima gaffe di Alfano, subito smentito da Renzi sulle proposte da adottare per risolvere il problema della violenza negli stadi).
Perché due vignette? Semplicemente perché, visto che siamo in tempi di par condicio, abbiamo deciso di ironizzare sia sulla destra che sulla sinistra… anche se qualcuno potrebbe obiettare che oggi come oggi il Ncd (Nuovo Centro Destra) a dispetto del nome sia ormai collocato stabilmente a sinistra.
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SUDDITANZA ITALICA
Baldanzoso in patria, appena varcati i confini il premier Renzi ha indossato i panni dello scolaretto… non occorre aggiungere altro, la vignetta di Krancic è illuminante per spiegare lo scarso peso e l’atteggiamento di sudditanza che, ahi noi, l’Italia continua ad avere nei confronti dell’Europa e della Germania in primis.
(pubblicata il 21 marzo)
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SOCCORSO SENZA RETE
La vignetta di Krancic è chiarissima nel suo simboleggiante significato: l’abbandono di diversi senatori del movimento 5 Stelle sarà solo frutto del disaccordo con la linea di Grillo o prefigura già una loro eventuale stampella al governo Renzi?
(pubblicata il 11 marzo)
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SE IL BUONGIORNO SI VEDE DAL MATTINO…
Le dichiarazioni di Delrio sulla tassazione dei Bot rappresentano la prima “genialata” del neo governo Renzi.
Se il buongiorno si vede dal mattino per la gente comune e soprattutto per i piccoli risparmiatori (in particolare i più anziani, quelli che hanno faticato una vita per mettere via qualche soldo) si preparano tempi cupi con nuove tasse tasse e tasse.
In attesa, ahi noi, di nuove manovre lacrime e sangue, consoliamoci un po’ con la sottile ironia di A. Krancic. (mc)
(pubblicata il 25 febbraio)
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MALAMENTE INCHIODATO
Quello che è successo negli ultimi giorni non ha bisogno di grandi giri di parole, si commenta da solo. Ora staremo a vedere i prossimi passi, ma per il momento l’unica cosa chiara è la guerra fratricida che continua allegramente all’interno del Pd.
L’eliminazione di Letta (usato e gettato dai suoi come un vecchio e logoro straccetto!) per far spazio a Renzi al Governo, aldilà di un’innegabile ventata di novità non sembra possa essere la soluzione ai problemi dell’Italia. Non c’è da essere granché ottimisti; tuttavia speriamo che le smodate ambizioni di qualcuno almeno non debbano poi essere pagate per l’ennesima volta dai cittadini.
In attesa di vedere quel che succederà, limitiamoci a un piccolo sorriso che la sempre simpatica ironia di A. Krancic ci regala. (mc)
(pubblicata il 14 febbraio)
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IPOCRISIA SENZA LIMITI…
Si aprono oggi le Olimpiadi di Sochi 2014, evento che dovrebbe essere innanzitutto sportivo. Coinvolgendo nazioni di tutto il mondo, l’aspetto politico non può essere lasciato in secondo piano, ma certamente in questo senso dovrebbero eventualmente essere privilegiati aspetti diversi quali ad esempio la sicurezza e altre questioni di natura organizzativa. Invece no, il vero problema dei grandi del mondo è boicottare l’evento per difendere la battaglia a favore degli omosessuali, argomento sul quale Putin ha invece una posizione un po’ oltranzista.
Nel 1980 l’invasione dell’Afghanistan da parte dell’allora Unione Sovietica provocò un boicottaggio più o meno blando dei giochi estivi di Mosca (l’Italia partecipò ma senza alcuni atleti militari). Ai giochi di Pechino 2008, per arrivare a tempi non molto lontani, nessun invece si è fatto grossi problemi, nonostante in Cina la pena di morte sia diffusa come da noi il pomodoro sulla pizza.
Evidentemente, nonostante i tanti e più gravi problemi che oggi vivono le varie nazioni, l’opportunità politica di taluni si ammanta spesso di grande ipocrisia. (mc)
Nel riquadro una simpatica e molto eloquente vignetta di A. Krancic.
(pubblicata il 7 febbraio)
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IMPALLINATI…
Cambiare tutto per non cambiare nulla!! Nonostante il rinnovamento di facciata avuto con la segreteria Renzi, nel Pd i litigi restano all’ordine del giorno, anzi si alimentano.
Del resto era prevedibile che quello che Renzi ha fatto per due anni ai suoi colleghi di partito, ora a parti invertite gli altri lo riversino nei suoi confronti.
Intanto a rimetterci è il governo Letta e l’Italia.
Ancora una volta la vignetta di A. Krancic è illuminante. (mc)
(pubblicata il 22 gennaio)
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A VOLTE TASER SARIA MEIO
E’ ancora il balletto delle tasse, in primis quello sulla casa e su tutto ciò che ci gira intorno (IMU, IUC, TARES, TASI, etc. etc.) a dominare la scena anche in questi giorni.
Nonostante le mille chiacchiere su quanto si dovrà pagare, il quantum reale non è ancora chiaro a nessuno, nemmeno a chi ha inventato i simpatici nomi con cui questi balzelli sono stati introdotti.
L’unica quasi certezza, purtroppo, è che ancora una volta i numerosi proclami di non pagare resteranno lettera morta: con un nome o un altro le tasse si continueranno a pagare anche sulla prima casa… e in alcuni casi anche molto di più che negli anni precedenti.
La vignetta di A. Krancic in proposito dice tutto… e con chiarezza! (mc)
(pubblicata il 13 gennaio)
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PREVISIONI FANTASIOSE
Si apre un nuovo anno e, nonostante i numerosi proclami all’insegna di condizioni migliori e riduzione della pressione fiscale, conti alla mano risulta con evidenza che i segnali dell’economia reale vanno nella direzione opposta.
I cittadini, come ironizza A. Krancic nella sua vignetta, agli ennesimi proclami governativi sembrano però non crederci più.
(pubblicata il 7 gennaio)
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CREDICI AGLI UFO
Sulla credibilità delle affermazioni pronunciate a cadenza quasi quotidiana dal ministro Saccomanni in merito alla ripresa economica… beh, la vignetta di Krancic vale più di mille parole!!!
(pubblicata il 19 dicembre)
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COSTITUZIONALI/INCOSTITUZIONALI
Una cosa è certa: questo Parlamento continua a usare un doppiopesismo imbarazzante.
La recente pronuncia della Corte Costituzionale sul “Porcellum” non dovrebbe restare senza conseguenze; poiché gli onorevoli eletti con una legge oggi decretata dalla Suprema Corte come incostituzionale non sono ancora stati convalidati, per lo stesso motivo essi dovrebbero essere ritenuti immediatamente decaduti… ma si sa, le accelerazioni sulla decadenza valgono solo per Berlusconi!
Non aggiungo altro, per il resto basta la vignetta di Krancic. (mc)
(pubblicata il 9 dicembre)
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CHI PAGA? PANTALONE!!
Ultimi giorni prima del voto sulla Legge di Stabilità.
Grandi proclami ma alla fine sempre sulle stesse voci di spesa si va a cadere… e sempre con gli stessi metodi si raccolgono le coperture: aumento della tassazione, diretta e indiretta che sia.
Krancic il succo del discorso lo sintetizza benissimo con l’ennesima esilarante vignetta. (mc)
(pubblicata il 25 novembre)
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CORSIA PREFERENZIALE
La moglie del campione del moralismo, delle parole pesate leggendo prima gli indici di gradimento su quel che piace e non piace alla gente, del rinnovamento, del rottamare i vecchi e gli sprechi… sì, proprio la moglie di quello lì, beccata mentre percorre una corsia preferenziale usando il permesso del marito..
Ogni commento è superfluo, basta la vignetta di Krancic. (mc)
(pubblicata il 13 novembre)
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UNA TELEFONATA ALLUNGA LA VITA
“Una telefonata allunga la vita”, così diceva un vecchio spot… Ma se quella telefonata la fa Silvio Berlusconi gli danno sette anni per concussione, se la fa il ministro della giustizia per proteggere un detenuto a rischio di suicidio (detenuto che aveva peraltro avuto a libro paga per alcuni milioni di euro l’anno il figlio del medesimo ministro) allora va bene… Mah, qualche dubbio lo avrei sui diversi modi di interpretare la telefonata… O sono entrambe lecite o permettetemi di avere almeno il dubbio sull’opportunità della telefonata ministeriale… Anche perché in carcere ogni giorno ci sono centinaia di persone che minacciano di suicidarsi e purtuttavia la cornetta del telefono non si sente squillare tanto spesso (mc).
Lasciamo alla matita di A. Krancic la sintesi ironica.
(pubblicata il 4 novembre)
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TV SPAZZATURA
La vignetta di A. Krancic è estremamente chiara, ma ancora più lampanti stavolta sono state le parole pronunciate da Massimo Cacciari in diretta tv: ”Basta parlare delle escort di Berlusconi, parliamo dei suoi avversari che da vent’anni sbagliano tutto e continuano a farlo vincere”. E se lo dice Cacciari… meditate gente, meditate!!
(pubblicata il 21 ottobre)
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GRANDI MANOVRE? MAHHH…
A voi le riflessioni sull’attuale situazione interna al Pdl.
Se vi può servire da spunto… ecco la sintesi ironica di A. Krancic.
(pubblicata il 9 ottobre)
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CE LA FARANNO I NOSTRI… EROI???
Nessun commento… è sufficiente la matita di A. Krancic per sintetizzare il tutto.
(pubblicata il 25 settembre)
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LARGO AI GIOVANI
Impareggiabile come sempre la pungente satira di A. Krancic… occorre aggiungere altro?!
(pubblicata il 16 settembre)
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IL PROSSIMO BERSAGLIO
Se davvero Berlusconi facesse un passo indietro dal suo ruolo politico (ipotesi eventuale, ma allo stato direi poco credibile) finirebbero per lui anche i problemi giuridici o continuerebbero in forme diverse?
Questa simpatica vignetta di A. Krancic non lascia scampo a equivoci.
(pubblicata il 6 settembre)
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IL PRETESTO DELL’IMU
Siamo sicuri che l’eventuale permanenza del Pdl/Fi nel Governo serva perlomeno a evitare l’Imu sulla prima casa? Ormai sull’applicazione o meno di questa tassa (in toto o con correttivi) ogni giorno se ne sentono di tutti i tipi… sintomo inequivoco della confusione che regna sovrana in una maggioranza che non condivide nulla e dove, sornione, il premier Letta alla fine tenterà di portare avanti la sua idea.
Lasciamo alla matita di A. Krancic la sintesi….
(pubblicata il 26 agosto)
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VITTORIA PER ESCLUSIONE
Quello che politicamente non sono riusciti a fare in vent’anni (eliminare Berlusconi con il consenso delle urne), stanno provando a farlo in altro modo… vedremo se questo “aiutino” sarà sufficiente a ridare fiato a una sinistra annaspante.
Geniale, come sempre, la sintesi umoristica di A. Krancic. (mc)
(pubblicata il 5 agosto)
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DINASTIE REALI
Senza bisogno di grandi parole, questa bella vignetta di A. Krancic si commenta da sola. (mc)
(pubblicata il 25 luglio)
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DUE PESI E DUE MISURE
Quando fai certe battute (mi riferisco ai poco siimpatici epiteti espressi nei confronti del Ministro Kyenge) e hai importanti ruoli istituzionali dimostri di essere imbecille o perlomeno inadeguato, ma chiudiamola qui! Per me non è razzismo, al limite stupidità… altrimenti avremmo dovuto chiedere la cacciata di Monti quando, da premier, ironizzava sulla statura di Brunetta, e le dimissioni di tutti quegli onorevoli, politici e quant’altro che quotidianamente definiscono Berlusconi caimano, psiconano, testa d’asfalto e via andare. (mc)
Nell’esilarante vignetta di A. Krancic, con la sintesi che solo la sua matita sa sempre proporci, si evidenzia come un’affermazione possa essere banalizzata e derubricata come semplice battuta o interpretata come offesa internazionale a seconda di chi la esprime e nei confronti di chi viene espressa.
(pubblicata il 17 luglio)
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SOTTO TUTELA INTERNAZIONALE
Continua il balletto circa l’applicazione o meno dell’IMU sulla prima casa. Per una volta riusciremo a decidere autonomamente o anche questa volta saranno i mercati internazionali a decidere la politica italiana?!
Nell’ironica sintesi illustrata da A. Krancic sembrerebbe più probabile, ahi noi, la seconda ipotesi. (mc)
(pubblicata il 7 luglio)
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POLTRONE SCRICCHIOLANTI
Dai risultati emersi nel nostro sondaggio sembrerebbe che l’amministrazione Massaro sia abbastanza in difficoltà non tanto per gli sgambetti di un’opposizione che appare tutt’altro che agguerrita ma soprattutto agli occhi dei cittadini, che evidentemente giudicano l’operato della Giunta poco produttivo. A sondaggio chiuso e dopo che si è espresso un campione abbastanza consistente di votanti, a prevalere in larga misura è stata l’opinione che tale operato sia scarso per oltre il 40% dei votanti, a cui vanno sommati i voti di insufficienza e totale insufficienza per un giudizio complessivamente negativo superiore al 75%. Meno di un quarto dei votanti si è espresso con un giudizio di sufficienza o superiore.
Nella simpatica vignetta del nostro collaboratore Michele Della Vecchia, un Massaro ben inchiodato alla poltrona parrebbe non curarsi granché delle opposizioni che cercano di sradicarlo dal suo trono in maniera abbastanza goffa. (mc)
(pubblicata il 22 giugno – testo di analisi del 10 luglio, a sondaggio chiuso)
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CON LE OSSA ROTTE
A differenza che in altre occasioni, questa comunque bella vignetta di A. Krancic credo evidenzi solo in parte il responso delle urne dei ballottaggi di qualche giorno fa. In effetti il centrodestra è uscito con le ossa rotte, ma se per la Lega certamente uno dei fattori sono state le diatribe interne (in primis tra maroniani e bossiani), per il Pdl penso si debba parlare di una scarsa forza sul territorio, che viene mitigata quando Berlusconi scende in campo in prima persona. In questo caso, trattandosi di elezioni amministrative, il suo ruolo era più defilato… e infatti è mancato il voto d’opinione! Quindi non ossa rotta per Berlusconi, che continua a tenere il colpo, ma per il partito. (mc)
(pubblicata il 17 giugno)
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E LE STELLE STANNO A GUARDARE
Il voto amministrativo non è quello politico. Non basta il carisma di Grillo per trascinare i votanti, alle amministrative il cittadino guarda anche le facce dei candidati sul territorio… e i risultati si sono visti!! (mc)
(pubblicata il 7 giugno)
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SINISTRI BISTICCI
Continuano gli screzi all’interno del centrosinistra, letteralmente imploso dopo la non vittoria alle elezioni di fine febbraio. Ormai non fanno quasi più notizia i battibecchi interni al Pd, dove non passa giorno senza che ci sia qualcuno che spara ad alzo zero o, bene che vada, marca con forza i propri distinguo.
Ma ora, ad alimentare una polemica tutta interna alla sinistra, ci pensa anche Sel ad aprire il fuoco amico su quelli che nei sogni di solo qualche fa avrebbero dovuto essere i suoi preziosi alleati di governo: Vendola attacca a testa bassa, ma il neo segretario del Pd Epifani (già a capo della CGIL) certo non porge l’altra guancia.
Con magnifica sintesi, ecco come la vede la punta di matita di A. Krancic. (mc)
(pubblicata il 21 maggio)
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EPIFANI ELETTO SEGRETARIO DEL PD
Per fermare contraddizioni, rese dei conti interne ed emorragia di voti, basterà la nomina dell’ex segretario della CGIL Guglielmo Epifani alla guida del Partito Demcratico in vista del congresso autunnale??? (vignetta di A. Krancic)
(pubblicata il 13 maggio)
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PRIME DIFFICOLTA’
Alla delicata matita del nostro collaboratore Michele Della Vecchia la sintesi di quelle che sono le prime difficoltà di navigazione per il neonato governo Letta.
La questione Imu è allo stato attuale la patata più bollente, ma anche le accelerazioni sullo “ius soli” impresse dal ministro Cecile Kyenge e alcune uscite un po’ improvvide di qualche sottosegretario certamente non aiutano.
Vedremo gli sviluppi nelle prossime settimane, ma al momento è un governo che si distingue più per un’eccessiva dose di protagonismo dei suoi componenti che per proposte realmente concrete. (mc)
(pubblicata il 6 maggio)
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LA PRIMA RIUNIONE DEI MINISTRI
Nella vignetta del nostro collaboratore M. Della Vecchia, la nascita del nuovo governo già funestata oltre che dalla vicenda Preiti, anche da qualche avvoltoio pronto a scagliarsi su qualsiasi attività verrà proposta dalla strana maggioranza nata sotto la forte spinta di Napolitano.
(pubblicata il 29 aprile)
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NAPOLITANO SCEGLIE LETTA PER TRAINARE IL GOVERNO
E’ stato affidato a Enrico Letta, vicesegretario (dimissionario) del Pd, l’incarico di provare a formare un nuovo governo.
Il presidente Napolitano ha infatti scelto lui per trainare il carro governativo in questo particolare momento della politica italiana.
Una scelta per molti aspetti prevedibile, ma che va letta anche nel senso di una certa novità e freschezza.
Enrico Letta, quarantasei anni, non ha infatti dalla sua solo la giovane età ma anche una curriculum di grande esperienza, avendo ricoperto già tre volte il ruolo di ministro e una quello di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. (mc)
Insieme alla notizia dell’incarico a Letta pubblichiamo anche questa vignetta del nostro simpatizzante e collaboratore M. Della Vecchia, che con prontezza di matita ha voluto così sintetizzare la novità di giornata.
(pubblicata il 24 aprile)
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PRESIDENTE MANCATO
Visto quanto accaduto nello scorso week end, la nostra vignetta settimanale non poteva che essere deidicata a Romano Prodi, protagonista con la sua mancata elezione a presidente della Repubblica di una delle più clamorose debacle della storia politica recente. Come per le due volte in cui si trovò ad essere a capo del governo e ne fu sfiduciato, anche stavolta la disfatta è dovuta al “rossastro” fuoco amico.
Lasciamo alla matita pungente di A. Krancic la sintesi del discorso.
(pubblicata il 22 aprile)
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L’IDEA FISSA
Non c’è niente da fare, quello di tentare l’approccio con i grillini è ormai un chiodo fisso di Bersani, che però continua ad essere respinto (e in malo modo è dir poco!!) dagli esponenti di M5S. Ma tant’è, lui insiste… anche oggi pomeriggio è previsto, salvo rinvii, un incontro tra i capigruppo M5S e i capigruppo del Pd, ennesimo tentativo di un dialogo che, almeno per parte grillina, non ne vuol sapere di decollare.A nostro modo di vedere, dopo 53 (sottolineiamolo: cinquantatre!) giorni dal voto anche l’ultimo degli asini avrebbe cambiato strategia… Bersani no. E intanto l’Italia è ferma. (mc)
Per non piangere, ancora una volta non ci resta che riderci su con questa simpatica caricatura di A. Krancic.
(pubblicata il 16 aprile)
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ERRARE HUMANUM EST, PERSEVERARE DIABOLICUM
Nel commento precedente (Il “nuovo” che avanza) nei giorni scorsi dicevamo degli errori della sinistra, che hanno portato la “gioiosa macchina da guerra” bersaniana a una, fino a poche settimane prima, quasi imprevidibile NON VITTORIA elettorale.
Ma le lezioni in casa Pd non servono e gli errori continuano: l’esclusione di Renzi dai grandi elettori per esprimere il nuovo presidente suona infatti come una piccola ripicca del ras di Piacenza verso il sindaco gigliato, ma soprattutto come l’ennesimo segno di instabilità e mancanza di una linea politica che, ahinoi, non fa male solo alla sinistra ma all’Italia intera. (mc)
Ancora una volta, l’ironica illustrazione di A. Krancic vale più di mille parole
(pubblicata il 12 aprile)
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IL “NUOVO” CHE AVANZA
Oltre a una gran confusione, se c’è qualcosa che è emersa dalle ultime elezioni è la volontà di rinnovamento richiesta a gran voce dagli elettori; una volontà che ha di fatto frenato l’annunciata vittoria di Bersani, ma altresì la rimonta di Berlusconi, evidentemente giudicati ormai dei vecchi arnesi. Ma se per il risultato di Berlusconi, viste tutte le difficoltà in mezzo alle quali si è dovuto muovere, si può ancora parlare di un mezzo miracolo, quello di Bersani suona invece come una profonda bocciatura e non a caso in molti a sinistra oggi dicono “ah, se avessimo candidato Renzi…”.
Ai piani alti del Pd peraltro sembra che la legnata non sia servita: infatti pur avendo non vinto, pensano ancora al nome di Prodi come opzione più spendibile da proporre per il Quirinale… decisamente il nuovo che avanza!! (mc)
Lasciamo alla matita di A. Krancic la sintesi del discorso.
(pubblicata il 4 aprile)
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FIGURACCIA INTERNAZIONALE
La maniera scandalosa in cui il governo italiano (con la “g” più che mai minuscola) ha gestito nelle ultime settimane la vicenda dei due marò ci lascia esterefatti. L’ennesima prova di un paese (il nostro) condannato, rebus sic stantibus, a un inesorabile declino.
Senza bisogno di tante parole, basta la matita di A. Krancic per descrivere come appare l’Italia oggi agli occhi del mondo. Vergogna!!! (mc)
(pubblicata il 25 marzo)
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CERCASI ALLEATI
Nella “mission impossible” di costruire una maggioranza di governo con l’appoggio del Movimento 5 Stelle continuano le avances di Bersani a Grillo… e continuano anche le risposte di Grillo a Bersani. Questa splendida vignetta di A. Krancic riassume in maniera perfetta gli attuali risultati della trattativa Pd M5S.
(pubblicata il 11 marzo)
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CERCO CASA
Senza bisogno di aggiungere particolari parole… la vignetta di A. Krancic si commenta da sola.
(pubblicata il 1 marzo)
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La fotonotizia: FINI…TO!!!
Pubblichiamo questa emblematica immagine tratta dal Corriere della Sera del 18 febbraio 2013 e relativa a un comizio tenuto domenica 17 da Gianfranco Fini.
Che dire? La fine evidente di un leader che per un po’ aveva accarezzato la possibilità di avere in pugno l’Italia ma poi, per troppa arroganza e presunzione, ha dissipato tutto il suo consenso. (mc)
Sala vuota ad Agrigento – Flop per l’incontro con Fini (e lui ci resta male)
Pochi, una cinquantina al massimo, i simpatizzanti che domenica al Cinema Astor di Agrigento (foto grande) hanno partecipato alla manifestazione di Fli con il leader Gianfranco Fini. Il presidente della Camera non è riuscito a dissimulare il proprio disappunto per l’esito della sfortunata kermesse (Foto Calogero Montana/Dapress)
(pubblicata il 18 febbraio)
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PER LA SERIE “SANTO SUBITO”…
Tra le tante ironie che hanno inondato la rete in questi giorni, da twitter a molti altri socialnetwork e al web in generale, non sono ovviamente mancate quelle relative al profilo di “santità” di Silvio Berlusconi e alla sua possibile ascesa al ruolo di sommo ponteficie.
Per la serie “SANTO SUBITO”, riportiamo qui una simpatica vignetta di Krancic, che ci aiuta un po’ a sdrammatizzare l’aria pesante di questi ultimi giorni di campagna elettorale.
(pubblicata il 12 febbraio)
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CAOS MONTE DEI PASCHI
Sicuramente tra gli argomenti più gettonati in questi giorni c’è il caos nei conti del Monte dei Paschi di Siena.
Senza entrare nel dettaglio dell’argomento, in particolare circa le responsabilità politiche del grave deficit finanziario di Mps, lasciamo ogni commento alla sintesi di questa splendida vignetta di Giannelli (tratta dal Corriere della Sera del 25 gennaio 2013).
(pubblicata il 30 gennaio)
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UNA MATITA CHE FA MALE
Esilarante vignetta satirica di uno dei migliori caricaturisti italiani, Alfio Krancic, con la quale egli annuncia la sua candidatura alle elezioni per la Fiamma Tricolore (simbolo presente in fondo alla matita) in Friuli e nelle Marche: “Non ho accettato pensando di essere eletto – afferma il vignettista – ma l’ho fatto perché mi stuzzicava il sapore della sfida: una barchetta di gente tosta e cazzuta che affronterà le grandi corazzate della politica in una battaglia disperata ed esaltante allo stesso tempo”.
A prescindere dalle diverse idee, un sincero in bocca al lupo a Krancic per il coraggio che dimostra con questa sua “sfida” (accettata anche dall’avv. Taormina) e complimenti per l’ironia che non manca mai nel suo lavoro quotidiano. (mc)
(pubblicata il 22 gennaio)
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L’IMBARAZZO DELLA SCELTA
Simpatica e ironica immagine che gira questi giorni in rete… ve la proponiamo perché comunque dà l’occasione per riflettere sulla vacuità spesso presente nei programmi delle varie proposte politiche.
“Un giorno senza un sorriso è un giorno perso” diceva Charlie Chaplin; e allora… ridiamoci su!!!
(pubblicata il 21 gennaio)