C’è posta per te
Con “C’è posta per te” inauguriamo una nuova serie di riflessioni dedicate alle ultime novità della politica nazionale o locale.
In questo primo intervento, intitolato “Il distacco dalle istituzioni”, ci concentriamo sulla distanza dei cittadini dal desiderio di una partecipazione attiva alla vita politica.
IL DISTACCO DALLE ISTITUZIONI
di Michele Carbogno
Che fine ha fatto la voglia di partecipazione? Solo fino a pochi anni fa nelle città, ma anche nei paesi, in vista delle elezioni amministrative c’era una grande effervescenza già a molti mesi di distanza dal voto.
Oggi, anno domini 2017, tutto tace: tra un paio di mesi andranno al voto importanti centri cittadini e non si muove nemmeno una mosca. Un esempio eclatante, senza volgere lo sguardo tanto lontano, sono le amministrazioni al rinnovo della nostra provincia: a parte Belluno città, dove c’è un certo fermento, negli altri grossi centri al momento circolano, e anch’esse con fatica, solo le chiacchiere. A Feltre di certa c’è la ricandidatura del sindaco uscente Perenzin e nulla più, a Cortina d’Ampezzo al momento ci sono solo dei pour parler, a Pieve di Cadore quasi nemmeno quelli.
Cosa ha portato a tutta questa disaffezione? Certamente hanno contribuito i sempre più numerosi scandali collegati alle amministrazioni di respiro nazionale governate dai partiti storici (sia di sinistra che di destra), ma anche l’incapacità assoluta di fare alcunché dei grillini, che non si sono dimostrati in grado di trasformare la protesta in proposta, sta incidendo nella sfiducia dell’elettore e il caos di Roma in questo contesto è un caso esemplare; non va poi nemmeno sottovalutata una sfiducia generale nelle istituzioni… si vota, si vota, si vota, ma alla fine non cambia mai nulla e continuano a succedersi governi nazionali nati da intrighi di palazzo e non secondo la volontà degli elettori.
Nel 1992, dopo tangentopoli, la gente, schifata, con un moto di reazione aveva provato a ribaltare il sistema. Oggi, a venticinque anni di distanza, non ha nemmeno più quella spinta e assiste con distacco all’evolversi degli eventi. Certamente non un bel segnale per il futuro.
Scherzandoci un po’ su, non ci resta che dire: tutto bene se le cose cambiano!!