Corsa a Palazzo Rosso. Quale candidato per il centrodestra?
A differenza di altre realtà provinciali, dove sembrerebbe che i motori facciano ancora fatica a scaldarsi, a Belluno città c’è grande fermento per le prossime elezioni amministrative. Fermento, ma anche tanta confusione per la verità, e ciò un po’ in tutti i diversi schieramenti.
Lasciando peraltro da parte i problemi che si stanno vivendo in casa d’altri, con questo sondaggio proviamo a scoprire gli umori all’interno del centrodestra, ammesso che il termine centrodestra abbia attualmente ancora un significato a Belluno.
Al momento sono ben tre i candidati che, presentando la loro candidatura, vantano o vorrebbero vantare la loro appartenenza a quest’area nella speranza di accattivarsi la simpatia dell’elettore moderato. I nomi finora emersi sono quelli di Franco Gidoni, porta bandiera della Lega Nord la cui candidatura nei giorni scorsi è stata lanciata direttamente dal presidente Zaia, Paolo Gamba, ora indipendente ma con una lunga militanza in Forza Italia e nel Pdl, e Franco Roccon, anch’egli politico di lungo corso e con molti incarichi ricoperti all’attivo ma conosciuto soprattutto per aver svolto per diversi anni il ruolo di amministratore di Bim Gsp.
Con questo sondaggio non pretendiamo di dimostrare alcuna verità né convincere i vari competitor che forse sarebbe più facile vincere se si combattesse uniti anziché divisi, ma riteniamo che potrebbe comunque essere utile al dibattito e rilevare una certa preferenza nell’opinione dei bellunesi. Per questo vi chiediamo di esprimere un opinione su quello che, tra i tre candidati finora emersi, potrebbe raccogliere maggiore seguito. (mc)
Dì la tua sul candidato che preferiresti
Questo sondaggio online promosso da BELLUNO PROTAGONISTA non ha un valore statistico, non essendo basato su rilevazioni tratte da un campione elaborato scientificamente. Unico scopo è permettere ai navigatori del sito di manifestare la propria opinione sul tema oggetto di indagine.
(25 febbraio 2017)
Con che coalizione dovrebbe presentarsi il centrodestra alle prossime regionali?
Ampio il dibattito che in queste settimane sta riempiendo la stampa relativamente a come dovrà essere formata la coalizione che sosterrà il presidente Luca Zaia nella sua corsa alla riconferma nel ruolo di governatore del Veneto.
La confusione è forte soprattutto per l’apparente irremovibilità del segretario leghista Salvini nel non accettare all’interno della coalizione il Nuovo Centro Destra, che a dispetto del nome ormai si muove come partito sempre più organico alla sinistra e al premier Renzi, del quale peraltro appare come un subalterno co-co-co a cui il capetto impartisce gli ordini di giornata più che un vero alleato.
Azioni da guerriglia urbana si registrano poi all’interno di quel che rimane della fu potente Forza Italia, nell’attuale consiglio regionale già separata tra “azzurri” e “neri” e ancor più divisa a livello di coordinamenti provinciali, dove le varie correnti si muovono quotidianamente col coltello tra i denti.
Non manca infine un po’ di frizione anche in casa Lega, dove si scontrano due fazioni: quella del segretario Veneto Tosi che vorrebbe aprire a più liste civiche, arrivando in caso di bocciatura della sua proposta a minacciare lo strappo, e quella del presidente Zaia, che di civiche ne vorrebbe una sola, che sia di stretto riferimento del presidente, ovvero lui medesimo.
Con questo sondaggio vorremmo perciò farci un’idea su quale sia la coalizione più opportuna per tentare di confermare il centrodestra al governo della Regione Veneto. (mc)
Dì la tua sulla coalizione migliore
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Mose, mafia capitale, Expo… un anno di scandali. Di chi le maggiori colpe?
Il 2014 è stato un anno caratterizzato da numerosi scandali politici, su tutti quelli relativi al Mose a Venezia, all’Expo a Milano, nelle ultime settimane quello denominato mafia capitale a Roma.
Scandali che hanno minato ancor di più la già scarsa opinione che i cittadini hanno della politica e dei politici.
Con questo sondaggio cerchiamo di capire a chi vanno attribuite le maggiori colpe.
Dì la tua sulla credibilità dell’attuale classe politica
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La prima azione per ridurre i costi della politica?
In tempi di spending review uno degli argomenti più caldi è certamente quello relativo a dove partire per compiere i necessari tagli alla spesa pubblica. I settori sono molteplici, ma la scelta non è certo facile, tant’è che il governo Letta alcuni mesi fa aveva nominato pure un super commissario per fare delle profonde valutazioni: Carlo Cottarelli, da molti anni a Washington come direttore esecutivo per l’Italia al Fondo Monetario Internazionale.
Con questo piccolo sondaggio noi chiediamo il vostro aiuto per capire, aldilà delle proposte governative che verranno, quali sono per il cittadino le spese meno importanti ovvero gli sprechi su cui, tagliandoli, poter ridurre il debito pubblico.
Dì la tua sul primo taglio da compiere per ridurre la spesa pubblica
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(22 aprile 2014)
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Ti piace la nuova proposta di legge elettorale?
Dall’inedito accordo Berlusconi-Renzi sta prendendo forma la nuova legge elettorale, ribattezzata “Italicum”. Nulla è scontato, poiché i vari passaggi parlamentari potrebbero risultare molto più sofferti di quanto i principali promotori del progetto possano pensare (e infatti una prima rimodulazione del testo rispetto all’accordo iniziale è già stata operata), però l’intesa tra il leader di Forza Italia e quello del Pd sembrerebbe solida.
Dì la tua sulla nuova legge elettorale
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Quale è l’aumento che vi infastidisce di più?
Si avvicina il Natale e uno si immagina già la scena dei tanti pacchi da scartare sotto l’albero; quest’anno ce ne stanno arrivando diversi, anche in anticipo rispetto alle feste propriamente dette. Tra quelli dello Stato dei comuni e dei vari consorzi, per la felicità degli utenti abbiamo avuto e avremo aumenti dell’acqua, della benzina, delle immondizie, della luce, del gas, dell’IVA… persino l’imposta di bollo sui risparmi (sottolineo: sui risparmi!!!) continuerà ad aumentare. L’ultima gabella in ordine di tempo è quella della “maggiorazione sui servizi indivisibili” che i postini stanno recapitando in questi giorni nelle case in base alla nuova Tares sui rifiuti.
Tornando all’immagine iniziale: pacchi sì, ma più che pacchi dono vere e proprie fregature per il portafoglio… studi di settore evidenziano infatti come negli ultimi dieci anni si siano avuti aumenti variabili tra il 50 e l’80 % e anche più. Ma se alcuni aumenti, anche se dolorosi appaiono imprescindibili, altri danno veramente fastidio perché sono l’evidente frutto di errori gestionali che si sarebbero potuti ben evitare con un’amministrazione più oculata del patrimonio pubblico.
Con questo nostro nuovo sondaggio vogliamo capire quale, tra alcuni degli aumenti maggiormente noti, dia più fastidio ai nostri cittadini. (mc)
Dì la tua sulla tassa più fastidiosa
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(4 dicembre 2013)
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Dopo Berlusconi chi potrebbe guidare il centrodestra?
Da settimane si parla di chi potrà prendere il posto di Silvio Berlusconi per guidare il centrodestra del futuro. All’interno del Pdl / Forza Italia la confusione è tanta e si nota una certa crisi di leadership.
Ma è davvero così semplice sostituire Berlusconi, ammesso e non concesso che egli voglia lasciarsi sostituire? Alfano, capofila dei governisti, ha finalmente acquisito il “quid” per diventare il capo di un centrodestra in estreme ambasce o forse il brand vincente resta ancora il cognome Berlusconi e quindi, come preferirebbero i lealisti del partito, la soluzione più naturale potrebbe trovarsi cambiando solo il nome per passare, lasciando inalterato il cognome, semplicemente da Silvio a Marina?
O forse nessuna di queste ipotesi è la più consona per il rilancio di un centrodestra che, apparendo come estremamente logoro, potrebbe rischiare davvero la rottamazione nelle urne operata da quella sinistra, per il vero molto democristiana, incarnata da Renzi? A voi dire la vostra nel nostro nuovo sondaggio. (mc)
Dì la tua sul futuro del centrodestra
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(5 novembre 2013)
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E’ giusto aprire una crisi di governo in questo momento?
Sono ore di grande fibrillazione per il governo e il Parlamento, ma anche per i mercati e per l’Italia. Soprattutto all’interno dei partiti la confusione è massima: non solo nel Pdl ma pure nel Pd dove, forse con forza ancora maggiore, c’è chi spinge perché crolli tutto e si torni subito al voto, sbarazzandosi così in un colpo solo di avversari esterni ma soprattutto interni alla propria compagine.
La situazione è perciò quanto mai delicata perché ogni scenario può aprire a delle variabili imprevedibili, che alla fine rischiano di ritorcersi più sui cittadini che sugli attori di questa crisi governativa.
Con questo nuovo sondaggio proviamo pertanto a capire quale sia l’opinione dei nostri lettori, se ritengano sia più o meno giusto aprire una crisi di governo in questo momento. (mc)
Dì la tua sull’apertura della crisi
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(1 ottobre 2013)
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Ma c’è davvero il bisogno di una nuova Alleanza Nazionale???
Dalle cronache si legge che nelle ultime settimane alcuni ex An si starebbero dando un gran da fare per far rinascere qualcosa vagamente di destra: in diverse località pare abbiano preso gusto a ritrovarsi molti di quelli che in questi anni hanno contribuito – e non poco – a disfare la destra italiana.
A dire il vero, leggendo i nomi dei partecipanti, più che di incontri per una nuova destra unita sembrerebbe una rimpatriata di trombati. Erano infatti presenti quelli che da An si sfilarono quando ancora esisteva perché era un vestito che non gli calzava più (come la Poli Bortone o Storace); presenti quelli che prima osannavano l’alleanza col cavaliere e in grazia del quale avevano ottenuto posti da ministro o giù di lui (Ronchi, Urso, Menia), salvo poi fare il salto nel vuoto per seguire il parricida Fini e pentirsene poco dopo; c’era anche chi gli ultimi schiaffi elettorali li sente ancora caldi in viso (come l’ex sindaco di Roma Alemanno).
Sdegnosi, non si sono al momento invece ancora visti (ma han mandato l’ambasciatore Crosetto), quelli che la destra pensano di averla già ricostruita da soli (La Russa e Meloni); una destrina peraltro da 2% o poco più, non certo quella destra che sperava di diventare il primo partito dei moderati.
Tutti a sognare il ritorno a un passato di gloria, quando il partito veleggiava intorno al 15% e non ci si lamentava se nemmeno allora si parlasse tanto di democrazia interna, dove di congressi veri non se ne son mai fatti e dove il dibattito era ridimensionato al pensiero unico delle sparate, spesso ingombranti, del mutante Fini, che però piaceva agli elettori e allora andava bene così.
Adesso che Berlusconi, il quale comunque il consenso del popolo ha dimostrato di averlo ancora, pensa di rifondare Forza Italia questi signori vorrebbero pariteticamente rifondare An. Ma non è che basta darle il nome di una gloriosa nave per trasformare una zattera di naufraghi e logori marinai in qualcosa di più solido e duraturo.
Rifondare un partito unitario che ricompatti i mille rivoli in cui si è disciolta la destra potrebbe anche rappresentare un’idea stimolante, ma se qualcuno vuole rendere credibile un tale progetto inizi a pensare che al timone devono andare le nuove generazioni, non certo i soliti noti che negli ultimi lustri hanno sempre impedito che si formasse una diversa e più giovane classe politica.
Vent’anni fa uno dei punti di forza di An era quello di essere formata da un gruppo dirigente per lo più di trentenni o quarantenni; oggi è impensabile che siano le stesse persone di allora a dare il via alla fase due. Senza un nuovo equipaggio a cui affidare la rotta, sarebbe come lasciare il timone a quelli che sul Bounty diedero fuoco alla nave senza nemmeno salvare il sestante. Un po’ come è successo recentemente, senza andar lontani, nel Pdl bellunese… e i risultati purtroppo si son visti!! (mc)
Rifonderesti Alleanza Nazionale?
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(29 luglio 2013)
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Quale futuro per la Provincia di Belluno
Dopo la pronuncia dei giudici costituzionali circa l’illegittimità della riforma delle province, si è riacceso il dibattito sulla sopravvivenza e sull’utilità di questi enti.
Il Governo Letta, nel Consiglio dei ministri immediatamente successivo a tale pronuncia, ha deciso di rilanciare un ddl costituzionale per abolirle, ma si tratta di un percorso lungo e imprevedibile.
Intanto, a seguito della decisione del governo Monti di fine 2011 (ora annullata dai giudici costituzionali), molte province sono commissariate poiché alla scadenza dei rispettivi mandati non si è provveduto a indire nuove elezioni.
In questo bailamme la posizione di Belluno è ancora più delicata dato che il commissariamento era iniziato addirittura prima, ovvero successivamente alla sfiducia votata nei confronti del presidente Bottacin; un commissariamento che doveva durare qualche mese e invece è in piedi da quasi due anni.
Ma le province servono? Non servono? Finché non vengono definitivamente abolite è opportuno comunque procedere con nuove elezioni oppure è meglio continuare col commissariamento? Gli sprechi da tagliare sono quelli delle province o sono altrove? Belluno, essendo un territorio interamente montano, meriterebbe un trattamento diverso?
Tante sono le domande che ci si potrebbe porre. Con questo sondaggio cerchiamo di capire l’orientamento dei nostri lettori. (mc)
La Provincia di Belluno va mantenuta?
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(10 luglio 2013)
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Un anno di amministrazione Massaro…
diamole un voto
Da qualche giorno si è celebrato il primo compleanno dell’amministrazione Massaro. Era la fine di maggio del 2012 quando, un po’ a sorpresa, Massaro seppe battere le potenti corazzate dei partiti presentando una proposta nuova, definita in campagna elettorale (almeno apparentemente) “Senza Coloranti”, che fece breccia tra i cittadini.
Noi allora parlammo per Massaro di coraggio e fortuna: il coraggio di aver lasciato il suo partito (il Pd) e la fortuna di averlo fatto nel momento giusto: un momento nel quale, per tutta una serie di coincidenze, i due gruppi che avrebbero dovuto/potuto contendersi la vittoria – il centrosinistra “ufficiale” e il centrodestra del sindaco uscente – erano fortemente indeboliti un po’ perché già iniziava a soffiare quel vento di antipolitica che sarebbe esploso con fragore nei mesi successivi, un po’ perché a livello locale le due coalizioni sulla carta più forti avevano fatto di tutto (in particolare il centrodestra) per farsi del male al loro interno. E così, quello che per alcuni apperentemente poteva sembrare solo un sogno è diventato realtà. Ma dalla propaganda poi bisogna passare ai fatti, e dopo un anno si può già dare un giudizio sufficientemente preciso sulla capacità o meno di condotta di un’amministrazione. Per lasciare a tutti massima libertà di esprimersi, in questa sede non daremo nessuna nostra opinione su Massaro e la sua Giunta, ma chiediamo ai nostri lettori di dare un giudizio votando il sondaggio che qui vi proponiamo. (mc)
Dai un voto all’amministrazione Massaro
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(7 giugno 2013)
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AL VIA IL GOVERNO LETTA. DURERA’?
Partita, non senza qualche imprevisto e qualche nota di cattivo auspicio, l’avventura del nuovo governo Letta. Saranno le prossime settimane però a giudicare se potrà essere un governo di legislatura e di grandi riforme o semplicemente un tentativo per vivacchiare e prepararsi di nuovo al voto (con o, nell’ipotesi più malaugurata, addirittura senza nuova legge elettorale).
Lasciamo esprimersi i nostri lettori su quella che secondo loro sarà la durata di quello che a tutti gli effetti si può chiamare un “governissimo”.
Nella vignetta del nostro collaboratore M. Della Vecchia, la nascita del nuovo governo già funestata oltre che dalla vicenda Preiti, anche da qualche avvoltoio pronto a scagliarsi su qualsiasi attività verrà proposta dalla strana maggioranza nata sotto la forte spinta di Napolitano.
Vota quanto durerà il nuovo governo
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(29 aprile 2013)
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IL GOVERNO CHE VERRA’
Passano i giorni dallo spoglio dei voti ma, di fronte a un Parlamento nato privo di una maggioranza politica, appare sempre più problematico trovare una via d’uscita credibile per dare vita a un governo stabile e di legislatura. Le soluzioni sul tavolo sono le più disparate, ma nessuna sembra in questo momento veramente credibile, tanto che il dibattito nell’opinione pubblica impazza ma i toni che emergono sono più di sconforto che di speranza. In questo sondaggio abbiamo indicato alcune opzioni (non tutte, ma le più gettonate sui “media”) tra quelle che stanno attualmente emergendo dalle dichiarazioni dei leader politici o che potrebbero palesarsi dopo le consultazioni del capo dello Stato. A voi la possibilità di esprimere un’opinione su quella che ritenete, se non la soluzione a tutti i problemi, comunque l’ipotesi più opportuna per dare un governo al paese in un momento particolarmete difficile non solo da un punto di vista politico ma anche economico.
Dì la tua su quale sia un possibile nuovo governo
Questo sondaggio online promosso da BELLUNO PROTAGONISTA non ha un valore statistico, non essendo basato su rilevazioni tratte da un campione elaborato scientificamente. Unico scopo è permettere ai navigatori del sito di manifestare la propria opinione sul tema oggetto di indagine.
(5 marzo 2013)
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Il futuro papa
La previsione dei nostri lettori
Sarà italiano o straniero? Europeo o americano? Ancora bianco o per la prima volta nero? Si punterà su un profilo conservatore o progressista? Quali saranno le priorità della sua missione? Sono tante le domande che si susseguono in queste ore in tutto il mondo dopo l’annuncio di abbandono di Benedetto XVI. Voi che ne pensate?
In questo sondaggio alcuni nomi tra quelli che la stampa ritiene i cosidetti “papabili”.
Votate quello che ritenete più probabile, vedremo se sarà effettivamente uno di questi.
Vota chi sarà il nuovo papa
(questo sondaggio online promosso da BELLUNO PROTAGONISTA non ha un valore statistico, non essendo basato su rilevazioni tratte da un campione elaborato scientificamente. Unico scopo è permettere ai navigatori del sito di manifestare la propria opinione sul tema oggetto di indagine.
(13 febbraio 2013)
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Candidati al Parlamento: valuta la loro credibilità
Continuiamo a testare le opinioni della gente con un secondo sondaggio sulla credibilità dei politici. Dopo aver lanciato quello sui leader nazionali (di cui trovate in fondo a questa pagina il risultato) oggi vi proponiamo i virgolettati di affermazioni (che hanno avuto vasta eco sui media locali e dai quali abbiamo tratto il testo in maniera fedele e citandone la fonte) espresse da alcuni candidati al Parlamento con buone probabilità di elezione o riconferma. Alla libera interpretazione del lettore di questa pagina è ovviamente lasciata la scelta di quali affermazioni appaiano più o meno credibili.
Vota l’affermazione meno credibile
(questo sondaggio online promosso da BELLUNO PROTAGONISTA non ha un valore statistico, non essendo basato su rilevazioni tratte da un campione elaborato scientificamente. Unico scopo è permettere ai navigatori del sito di manifestare la propria opinione sul tema oggetto di indagine.
(31 gennaio 2013)
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Al via il sondaggio per assegnare, tra i leader politici nazionali, il premio “PINOCCHIO ELETTORALE”
La campagna elettorale è appena iniziata e già si ascoltano balle stratosferiche da ogni dove, a livello nazionale ma anche locale… vi proponiamo pertanto un sondaggio per capire a chi voi assegnereste il premio “Pinocchio elettorale”, scegliendo il leader politico nazionale che appare all’opinione pubbblica il ballista più grande.
Vota il ballista più grande
(questo sondaggio online promosso da BELLUNO PROTAGONISTA non ha un valore statistico, non essendo basato su rilevazioni tratte da un campione elaborato scientificamente. Unico scopo è permettere ai navigatori del sito di manifestare la propria opinione sul tema oggetto di indagine.
(28 gennaio 2013)
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Con che coalizione dovrebbe presentarsi Zaia alle prossime regionali?
- Lega - Forza Italia - Fratelli d'Italia - civica del presidente (43%, 52 Votes)
- Lega da sola con appoggio di civiche ma senza altri partiti (26%, 31 Votes)
- Lega - Forza Italia- Fratelli d'Italia - più liste civiche (14%, 17 Votes)
- Non deve essere Zaia il candidato del centrodestra (9%, 11 Votes)
- Lega - Forza Italia - Fratelli d' Italia - Nuovo Centro Destra - civiche (8%, 9 Votes)
Totale Votanti: 120
Start Date: 11 Febbraio 2015 @ 01:13
Data fine sondaggio: No Expiry
Mose, mafia capitale, expo... un anno di scandali. Di chi le maggiori colpe?
- Non credo più a nessuno (42%, 31 Votes)
- Tutti indistintamente. Va rinnovata l'intera classe dirigente dei partiti (34%, 25 Votes)
- Centrosinistra (12%, 9 Votes)
- Centrodestra (7%, 5 Votes)
- Episodi legati a singoli personaggi, non ai partiti di riferimento (5%, 4 Votes)
Totale Votanti: 74
Start Date: 22 Dicembre 2014 @ 09:00
Data fine sondaggio: No Expiry
Sta prendendo forma la nuova legge elettorale, detta "Italicum". Cosa ti piace di più?
- Non mi piace affatto (41%, 42 Votes)
- Il premio di maggioranza che dà governabilità (massimo 55%) (25%, 26 Votes)
- La legge ha bisogno di ulteriori modifiche per essere migliorata (17%, 17 Votes)
- Il doppio turno se non si raggiunge almeno il 37% (7%, 7 Votes)
- Le liste brevi ma bloccate (5%, 5 Votes)
- Uno sbarramento alto per chi corre da solo (8%) (3%, 3 Votes)
- Il diritto di rappresentanza alle compagini con forte radicamento locale se superano il 9% in almeno tre regioni (salva Lega) (2%, 2 Votes)
- Uno sbarramento abbastanza alto anche se una forza corre in coalizione (4,5%) (0%, 0 Votes)
Totale Votanti: 102
Start Date: 31 Gennaio 2014 @ 12:00
Data fine sondaggio: No Expiry
La prima azione per ridurre i costi della politica?
- ridurre le società partecipate (24%, 10 Votes)
- accorpare i piccoli comuni (20%, 8 Votes)
- ridurre il numero dei parlamentari (15%, 6 Votes)
- eliminare i rimborsi elettorali (15%, 6 Votes)
- snellire i ministeri (12%, 5 Votes)
- eliminare le regioni (10%, 4 Votes)
- eliminare le province (4%, 2 Votes)
Totale Votanti: 41
Start Date: 23 Aprile 2014 @ 17:30
Data fine sondaggio: No Expiry
Quale è l'aumento che vi infastidisce di più?
- Acqua (57%, 78 Votes)
- Immondizie (20%, 28 Votes)
- IVA (14%, 19 Votes)
- Bollo sui risparmi (7%, 9 Votes)
- Benzina (3%, 4 Votes)
- Gas (0%, 0 Votes)
- Luce (0%, 0 Votes)
Totale Votanti: 138
Start Date: 4 Dicembre 2013 @ 11:30
Data fine sondaggio: No Expiry